Itinerario di Viaggio
L’Abbazia di Sant’Angelo in Formis – Capua (CE)
Premesse
Se vi trovate nei dintorni di Caserta oltre a far visita all’Anfiteatro Campano dell’antica Capua (I-II secolo d.C.), vi consiglio di visitare anche Sant’Angelo in Formis.
Avutane occasione, nel nostro giro esplorativo in zona, abbiamo visitato anche la splendida Abbazia benedettina che dà il nome all’odierno borgo in provincia di Caserta.
Purtroppo oggi, la chiesa intitolata a San Michele Arcangelo è l’unico monumento superstite di quello che un tempo fu uno dei più importanti complessi monastici della Campania romanica.
L’Abbazia di Sant’Angelo in Formis
Situata nell’omonimo borgo, tra Capua e Santa Maria Capua Vetere, in posizione dominante sul declivio occidentale del monte Tifata, l’Abbazia di Sant’Angelo in Formis, è un luogo di culto che può dare soddisfazione a chiunque lo visiti.
Da alcuni documenti consultati, apprendiamo che questa basilica, è stata edificata nel VI secolo, nel luogo in cui vi era il tempio dedicato a Diana Tifatina (IV – I sec. a.C.), santuario federale dei popoli campani.
Le decorazioni pittoriche del portico
Le due lunette al di sopra del portale centrale, rappresentano San Michele Arcangelo in basso e la Madonna Regina tra due angeli in alto.
Le quattro lunette nelle campate laterali, invece raccontano la storia degli eremiti Paolo e Antonio.
La narrazione figurativa
Innanzitutto va detto che gli affreschi presenti all’interno della basilica sono la più importante testimonianza della cultura pittorica campana avutasi nel sec. XI.
Questo ciclo di affreschi restituisce una interessante narrazione di episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento, in linea con i modelli paleocristiani delle basiliche apostoliche romane.
Nell’abside centrale, tra i simboli degli evangelisti, vi è il Cristo in trono al di sotto del quale è effigiato San Michele Arcangelo, al quale è intitolata la chiesa.
La sacra rappresentazione è completata dalle figure di Gabriele e Uriele e da altre due figure storiche, poste alle estremità, a sinistra Desiderio, con il modello dell’edificio, e a destra San Benedetto, fondatore dell’Ordine.
La maestà di Cristo, d’inizio e fine dei tempi, si rispecchia nel Giudizio universale posto sulla controfacciata, mentre le pareti longitudinali della navata centrale sono tutte occupate da episodi neotestamentari.
Tra gli archi, troviamo le figure dei profeti e di una sibilla, visti nell’atto di preannunziare gli eventi della vita di Cristo e la sua seconda venuta.
Le navate laterali sono invece riservate al Vecchio Testamento, di cui sopravvivono solo pochissime scene.
Conclusioni:
Se fatta con lo spirito giusto, la visita all’Abbazia di Sant’Angelo in Formis, restituisce al visitatore serenità ed arricchimento personale.
Il silenzio e la tranquillità, conciliano la meditazione della narrazione figurativa degli affreschi e a rendere unico ed interessante questo antico luogo di culto.
Consiglio vivamente questo itinerario a chiunque intenda trascorrere un po’ di tempo nella storia, nell’arte e nella quiete più assoluta.
L’ingresso è gratuito, ma soggetto agli orari di apertura del sito.
Notizie utili:
Indirizzo: Via L Baia, 120, Sant’Angelo in Formis (Capua), Campania
Costo biglietto d’ingresso: gratuito
Posto auto: (piccola area di parcheggio in prossimità del sito) gratuito
Notizie tratte da: Enciclopedia Treccani
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Giornalista pubblicista (OdG n. 146480) amante dei viaggi e del buon vivere, si occupa di: guadagno e risparmio online, investimenti ed economia domestica.