E150d: possibile sostanza cancerogena!

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Attenzione al colorante E150d: è una possibile sostanza cancerogena!

Consci che un po’ di sana divulgazione in più non guasta (il tema trattato seppur d’interesse collettivo, stranamente ha sortito scarso riscontro divulgativo sui media italiani) e che le argomentazioni trattate in questo articolo possono interessare la salute pubblica, quest’oggi affronteremo la questione E150d anche su NonSoloRisparmio.

CocaCola e PepsiCola - colorante e150d (foto Maurizio Cuomo - www.nonsolorisparmio.it)

Per prima cosa bisogna dire che il colorante caramello E150 è un additivo contenuto in numerosi alimenti e bevande di larghissimo consumo, tra cui le famigerate bibite gasate che già di per sé, per l’eccessivo contenuto di zucchero (e talvolta caffeina), sono tutt’altro che “salutari”.

In questo articolo annoveriamo due colossi industriali (vedi foto) sicuramente tra i più noti al mondo, al solo scopo di far capire in maniera diretta ed esemplificativa quanto oggi sia diffuso inconsapevolmente il consumo del colorante E150.

Il colorante caramello E150 è pericoloso?

Nei coloranti E150c e E150d (caramelli a base di ammoniaca), è presente il 4-MEI (4 metilimidazolo), residuo non voluto derivato dal processo di produzione del caramello, che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha classificato nel gruppo 2B, che contempla le sostanze “possibilmente cancerogene“.

Qual è la dose massima giornaliera?

L’ADI (Acceptable Daily Intake)¹ stabilisce che il caramello solfito ammoniacale, se consumato entro le dosi raccomandate (200 mg per Kg di peso corporeo), è considerato un colorante non nocivo.

CocaCola - E150d (foto Maurizio Cuomo - www.nonsolorisparmio.it)
CocaCola – E150d (foto Maurizio Cuomo – www.nonsolorisparmio.it)

Pepsi Cola - E150d (foto Maurizio Cuomo - www.nonsolorisparmio.it)
Pepsi Cola – E150d (foto Maurizio Cuomo – www.nonsolorisparmio.it)

La direttiva dell’ADI sembrerebbe rassicurante, quindi qual è il problema?

Il vero problema è che nelle etichette di alimenti e bevande (vedi foto sopra) il dosaggio degli additivi in questione non è indicato ed il consumatore finale non è a conoscenza della effettiva quantità ingerita.

Altra considerazione di non poco conto è che molti degli alimenti che contengono E150d sono tra i prodotti preferiti dai bambini (bibite, gelati, caramelle, biscotti, ghiaccioli).

Ovviamente, il bambino avendo una superficie corporea inferiore rispetto all’adulto risulterà maggiormente esposto a un sovradosaggio, con maggiori rischi per la sua salute.

A un bambino di 15 chili di peso, infatti, basterebbero circa 4 caramelle e il contenuto di una lattina delle bibite in questione per andare facilmente in overdose.

In conclusione:

Per evitare di assumere una quantità eccessiva di colorante caramello E150d (ricordiamo annoverato tra le sostanze “possibilmente cancerogene“), consigliamo di applicare sempre e comunque la regola del buon senso.

Per evitare inutili allarmismi e/o problematiche di sorta, mangiate il più possibile prodotti freschi, ed in caso contrario (se acquistate prodotti confezionati) di leggere in etichetta la lista degli ingredienti.

Di questi ultimi è sempre bene fare un uso sporadico ed evitare soprattutto l’effetto cumulativo.


Note:

  1. L’ADI (Acceptable Daily Intake) o DGA (dose giornaliera ammissibile) stabilisce la quantità di una determinata sostanza che una persona può assumere ogni giorno, per tutta la vita, senza conseguenze per la salute. Tale quantità viene espressa in milligrammi di prodotto per Kg di peso corporeo. Gli adulti, è quindi intuibile, tollerano determinate sostanza meglio dei bambini.

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