“Malati” di aria condizionata

Eco Vivere

Aria condizionata: i pro e i contro

I tempi di una volta dove l’utilizzo di un ventilatore, poteva addolcire e rinfrescare la calura estiva solo di chi poteva permettersene il lusso, sono sicuramente ben distanti dai giorni nostri.

Oggi infatti, l’alta tecnologia, sforna a ciclo continuo modelli super tecnologici di apparecchi per: ventilare, rinfrescare, raffreddare, congelare, surgelare o ibernare, qualsiasi ambiente e/o persone.

Tecnologia a buon mercato e a prezzi accessibili per qualsiasi tasca (che spinge ad una sfrenata/ipnotica corsa all’acquisto).

Aria condizionata: il ventilatore a pala

Non ho nulla da eccepire sui “pro”, chi di noi, nell’arsura estiva, non ha sognato almeno una volta il fresco immediato di un condizionatore?!

E’ noto che il caldo torrido e l’umidità nell’aria sono nemici temibili del vivere bene, ma attenzione, il condizionatore, se utilizzato in maniera incauta e inopportuna, può esserlo altrettanto.

Se siete dei puristi e volete affrontare con consapevolezza ed efficacia il caldo in maniera naturale, vi rimando alla lettura dell’articolo “Cosa mangiare quando fa caldo“.

Se invece ad ogni occasione accendete “a palla” il vostro condizionatore, badate a ciò che fate: di aria condizionata molto spesso ci si ammala.

Ad asserirlo è il prof. Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano, e le oltre 100.000 persone che lui stima dovrebbero ammalarsi nella settimana più calda di questa estate.

Mal di gola, linfonodi o tonsille ingrossate, febbri lievi, raffreddore e a volte anche crampi addominali, sono solo alcuni dei malanni ai quali va incontro chi soggiorna in una stanza con temperatura troppo bassa rispetto all’esterno.

Un’escursione termica repentina, altera la peristalsi intestinale e blocca il meccanismo che ci protegge dall’attacco dei patogeni, quali: virus e batteri.

Viste le problematiche alle quali possiamo andare incontro, consiglio vivamente di usare con parsimonia le potenzialità del vostro condizionatore.


Vademecum stilato dall’ENEA

(Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile)
  • Occhio alla classe energetica – Acquistate i modelli in classe energetica A o superiore che costano di più, ma consumano molto meno.
  • Preferite gli inverter – Scegliete un apparecchio dotato di questa tecnologia, perché adegua la potenza all’effettiva necessità e riduce i cicli di accensione e spegnimento.
  • Ricordate l’Ecobonus – Al momento dell’acquisto verificate se lo Stato dà la possibilità di usufruire dell’”ecobonus”, la detrazione dall’IRPEF.
  • Attenzione all’installazione – E’ importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete. L’aria fredda tende a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire.
  • Non sprecate aria condizionata – non è corretto installare un condizionatore potente in corridoio sperando che rinfreschi tutta la casa.
  • Non lasciate porte e finestre aperte – Sembra banale, ma così si evita di riscaldare l’aria all’interno.
  • Ricordate di coibentare i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione: se esposti direttamente al sole possono danneggiarsi.
  • Attenzione a non raffreddare troppo l’ambiente – Due o tre gradi in meno della temperatura esterna sono sufficienti.
  • Non dimenticate di usare il timer e la funzione “notte” in modo da ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio.
  • Occhio, infine, alla pulizia e alla corretta manutenzione – I filtri dell’aria e le ventole devono essere puliti alla prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane, perché lì si annidano facilmente muffe e batteri dannosi per la salute.

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