Allergia ai pollini (rimedi e consigli utili)

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Allergia ai pollini (rimedi e consigli utili)

Le reazioni allergiche causate dall’inalazione dei pollini si presentano con ricorrenza stagionale, in concomitanza del periodo di pollinazione della specie responsabile dell’allergia.

Per questa ragione, è di fondamentale importanza che il paziente conosca quali sono gli antigeni pollinici che lo rendono reattivo, quali e dove sono le piante che li producono e quali sono le conseguenze allergiche che ne possono derivare.

Allergia ai pollini
Allergia ai pollini

Oltre alle terapie farmacologiche specifiche (indispensabili per ottenere risultati sicuri), il soggetto allergico può ricorrere ad una serie di strategie che consentono, in modo semplice ed efficace, di mantenere sotto controllo l’allergia a determinati pollini.

15 accorgimenti per combattere le allergie

1) Consultare i calendari della fioritura, per conoscere il periodo di pollinazione della pianta a cui si è allergici. Il periodo di fioritura delle diverse varietà di polline cambia a livello territoriale e, in generale, in pianura avviene prima che in montagna. Queste informazioni consentono un corretto approccio alla terapia preventiva o farmacologica: se è prevista un’elevata concentrazione di pollini nell’atmosfera, è consigliabile cominciare ad assumere i farmaci per l’allergia prima della comparsa dei sintomi. Inoltre, i sintomi possono aumentare proporzionalmente alla quantità e alla qualità dei granuli pollinici dispersi nell’aerosol biologico;

2) Non passeggiare in campi, prati o giardini in cui l’erba è stata tagliata da poco. In particolare durante il periodo di pollinazione, evitare le attività sportive in prossimità di aree verdi;

3) Ricordare che le concentrazioni di pollini sono maggiori nelle giornate secche, ventose e soleggiate. Tra le 10.00 e le 16.00, periodo di maggior concentrazione di pollini, tenere chiuse le finestre e i finestrini dell’auto ed evitare attività all’aperto o passeggiate in campagna;

4) In casa e in ufficio, se possibile, usare condizionatori d’aria o generatori di anioni, che abbassano la concentrazione di pollini. Per ridurre gli allergeni, fare attenzione alla pulizia della casa, evitate: tende, tappeti, moquette, peluche e quant’altro possa catturare polvere e microparticelle inalabili, cambiate spesso la federa del cuscino e le lenzuola e ricorrere eventualmente ad un aspirapolvere dotato di filtro HEPA;

5) Se l’auto ha l’aria condizionata, installare un filtro antipolline (da pulire spesso e sostituire ad ogni tagliando);

6) Usare appropriate mascherine antipolvere durante i lavori all’aperto. Nei periodi di massima pollinazione, evitare di dedicarsi a lavori di giardinaggio;

7) Durante il giorno, all’aperto, è utile indossare un paio di occhiali scuri: la luce del sole aumenta il fastidio associato ai sintomi oculari;

8) Prima di scegliere la località e i periodi per le vacanze, è opportuno informarsi sull’eventuale presenza di allergeni. Nella fase acuta dell’allergia, se possibile, trascorrere un po’ di tempo al mare, un ambiente scarsamente saturo di pollini. Chi è allergico alla parietaria deve preferire la montagna: la pianta non cresce oltre i 1.000 m di altitudine, mentre cresce sulle zone costiere;

9) Quando si rientra a casa fare una doccia, lavarsi i capelli e cambiare i vestiti per eliminare i pollini che si sono attaccati nel corso della giornata, evitando così l’esposizione notturna all’allergene. Anche gli animali domestici possono “veicolare” con il loro pelo i granuli pollinici: sarebbe opportuno evitare che si mettano sul letto o sul divano;

10) Non stendere il bucato all’aperto: il polline si può attaccare a lenzuola e asciugamani;

11) Non consumare alcolici: le bevande alcoliche stimolano la produzione di muco e dilatano i vasi, peggiorando la secrezione e la congestione nasale.

12) Evitare di fumare: il fumo irrita ulteriormente le mucose di naso e occhi;

13) Diversi pollini contengono antigeni comuni ad alcuni alimenti vegetali. Nei soggetti allergici, possono insorgere reazioni inaspettate (prurito, edema alle labbra e al cavo orale), nel momento in cui questi cibi sono ingeriti, durante la stagione della pollinazione. Questi sintomi costituiscono la sindrome orale allergica (SOA). Per evitare l’insorgenza della cross-reattività dovuta alla “parentela” botanica tra pollini e alcune famiglie vegetali, è importante individuare le componenti allergeniche in comune ed evitare di inserire nella propria dieta alcuni alimenti;

14) Lavare spesso gli occhi con acqua fredda;

15) Prima di andare a dormire, applicare sulle palpebre un batuffolo di cotone imbevuto d’infuso alla camomilla e rosmarino.

Commenti su: “Allergia ai pollini (rimedi e consigli utili)

  • 9 Aprile 2019 at 17:09
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    Alcuni di questi accorgimenti li conoscevo già, infatti da un po’ di anni mi sono armata di asciugatrice e ogni volta che torno a casa mi faccio una bella doccia, certo non è molto pratico soprattutto perchè ho sempre il cesto della biancheria pieno e lavare tutti i giorni i capelli lunghi non è proprio immediato, ma comunque per me è un aiuto per stare meglio. Mi hanno consigliato di provare anche un integratore, ovix guna, per prevenire i sintomi dell’allergia, già lo sto prendendo spero solo che questa primavera vada meglio

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