Come scegliere la farina: info e consigli utili

Come scegliere la farina: info e consigli utili

( Mangiar sano )

La farina è uno degli alimenti più presenti nelle nostre cucine. Pane, pasta, pizza, dolci: tutto nasce da lì. Eppure, non tutte le farine sono uguali. Dietro sigle come “00”, “0”, “1”, “2” o “integrale” si nascondono differenze importanti per la salute e anche per il risparmio domestico. Capire quanto una farina è raffinata aiuta non solo a mangiare meglio, ma anche a scegliere prodotti più nutrienti e sostenibili.

Come scegliere la farina
Come scegliere la farina

Come scegliere la farina: info e consigli utili

1. Cosa significa il tipo di farina (00, 0, 1, 2, integrale)

Il “tipo” di farina indica il grado di raffinazione, ovvero quanto del chicco di grano rimane dopo la macinazione e la setacciatura.
Più il numero è basso, più la farina è raffinata e povera di fibre e nutrienti.

Tipo di farina Aspetto Contenuto di crusca e germe Valori nutrizionali Usi comuni
00 Bianca e impalpabile Quasi assenti Povera di fibre, minerali e vitamine Dolci, pasta fresca, pizze “leggere”
0 Bianca Minima presenza di crusca Un po’ più nutritiva della 00 Pane, focacce, pizze
1 Biancastra Media presenza di crusca Buon equilibrio tra fibre e gusto Pane rustico, torte casalinghe
2 Chiara con puntini di crusca Elevata presenza di crusca Ricca di fibre e sali minerali Pane casereccio, pasta rustica
Integrale Scura e grossolana Tutto il chicco Massimo apporto di fibre, vitamine e minerali Pane e pasta integrali, prodotti salutistici

2. Cosa cambia dal punto di vista nutrizionale

Il chicco di grano è composto da tre parti principali:

  • Crusca, ricca di fibre e minerali;

  • Germe, che contiene vitamine del gruppo B, E e grassi buoni;

  • Endosperma, la parte interna, costituita soprattutto da amido e proteine.

Durante la raffinazione, la crusca e il germe vengono rimossi, lasciando solo l’endosperma.
Risultato? Le farine più bianche (tipo 00 e 0) sono più povere di nutrienti e hanno un indice glicemico più alto.
Le farine meno raffinate, invece, saziano di più, aiutano l’intestino e mantengono più stabili i livelli di zucchero nel sangue.


3. Perché scegliere una farina italiana

Scegliere farine prodotte in Italia non è solo una questione di orgoglio nazionale, ma anche di qualità e sicurezza alimentare.
Ecco perché:

  • Tracciabilità e controlli: la filiera italiana del grano è tra le più controllate d’Europa.

  • Qualità del grano: le farine italiane derivano da varietà selezionate per sapore, digeribilità e contenuto proteico.

  • Sostenibilità: acquistare farina italiana sostiene l’agricoltura locale e riduce l’impatto ambientale dovuto ai trasporti.

  • Gusto e resa: le farine italiane offrono impasti più profumati e consistenti, ideali per la tradizione gastronomica mediterranea.

Costo e convenienza:
Una farina 100% italiana può costare in media dal 10 al 20% in più rispetto a una d’importazione, ma garantisce:

  • una resa maggiore negli impasti (assorbe meglio i liquidi);

  • una conservazione più lunga grazie alla freschezza della macinazione;

  • un miglior equilibrio tra qualità, salute e risparmio nel tempo.

In pratica, spendi un po’ di più al momento dell’acquisto, ma ottieni un prodotto più sano, duraturo e performante in cucina.


4. Quale farina scegliere?

Dipende da cosa vuoi preparare e dalle tue esigenze:

  • Per dolci delicati e pasta fresca: la 00 resta la più adatta per la sua finezza e capacità di assorbire liquidi.

  • Per pane e pizza: la tipo 0 o 1 garantisce un buon equilibrio tra gusto, lievitazione e nutrienti.

  • Per un’alimentazione sana e naturale: la tipo 2 o integrale è la scelta migliore, specialmente se biologica e macinata a pietra.

Consiglio risparmioso:
Le farine meno raffinate costano spesso di più al chilo, ma saziano maggiormente e permettono di usare quantità minori negli impasti, rendendole in realtà più convenienti nel tempo.


5. Farine alternative da provare

Per variare l’alimentazione e limitare il consumo di glutine, si possono usare farine diverse dal grano tenero:

  • Farina di farro: più digeribile e con un gusto rustico.

  • Farina d’avena: ricca di fibre solubili e utile per il colesterolo.

  • Farina di segale: ottima per pani scuri e più nutrienti.

  • Farina di grano saraceno o di riso: senza glutine, ideali per chi è intollerante.


6. In sintesi

Tipo Raffinazione Nutrienti Uso consigliato
00 Molto alta Molto povera Dolci e pasta fresca
0 Alta Povera Pane, pizza
1 Media Buona Pane rustico
2 Bassa Ricca Pane casereccio
Integrale Nessuna Molto ricca Alimenti salutistici

Conclusione

La farina 00 può sembrare la più “perfetta” per l’aspetto candido e la lavorabilità, ma è anche la meno completa dal punto di vista nutrizionale.
Scegliere farine meno raffinate e possibilmente italiane significa mangiare in modo più equilibrato, sostenere la filiera agricola locale e, nel lungo periodo, risparmiare sulla salute e sul carrello.


Altri articoli di possibile interesse:

Cosa mangiare per vivere meglio

Miele di castagno: proprietà e benefici

Etichetta alimentare: come leggerla

Sale alimentare: tipi e uso corretto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *