Cosa vedere a Gaeta

Itinerario di Viaggio

La mia esperienza a Gaeta (LT)


Annoverata tra i principali luoghi di turismo mariano della regione Lazio, Gaeta è anche nota come “città delle cento chiese”.

Estremamente soddisfatto della visita effettuata, consiglio vivamente di vedere questa bellissima, cittadina turistica estremamente interessante in provincia di Latina.

Gaeta - Il castello angioino-aragonese (foto Maurizio Cuomo - Itinerario di Viaggio)
Gaeta – Il castello angioino-aragonese (foto Maurizio Cuomo – Itinerario di Viaggio)

Già dall’anno Mille, baluardo del Cattolicesimo, Gaeta fu prediletta per svariati secoli, da vescovi e papi, divenendo dimora di importanti esponenti della Chiesa Cattolica Romana e sede di alcuni luoghi di culto.


Cosa vedere a Gaeta:

Per dare qualche “spunto di viaggio”, qui di seguito descrivo i luoghi che ho visto durante la visita fatta con la mia famiglia:

Montagna Spaccata

La “Montagna Spaccata di Gaeta“, è un luogo leggendario pregno di fascino, che senza alcun dubbio, merita di essere visitato.

Montagna Spaccata - Gaeta (foto Maurizio Cuomo - Itinerario di Viaggio)
Montagna Spaccata – Gaeta (foto Maurizio Cuomo – Itinerario di Viaggio)

Leggenda vuole che al momento della crocifissione di Cristo la dura roccia di questa Montagna si sia spaccata, aprendo una insenatura alle limpide acque del Golfo.

Le acque del Mediterraneo si riversarono all’interno delle spaccatura, formando grotte, insenature e torrenti sotterranei. Questa rientranza naturale divenne quindi un nascondiglio ideale per i pirati già da epoca remota.

Inoltre, il suggestivo saliscendi roccioso al suo interno, caratterizzato da uno stretto passaggio di 300 gradini, narra le leggende della Mano del Turco e del letto di San Filippo Neri.

Costo: offerta libera


La “mano del Turco”

La "mano del Turco" - Gaeta (foto Maurizio Cuomo - Itinerario di Viaggio)
La “mano del Turco” – Gaeta (foto Maurizio Cuomo – Itinerario di Viaggio)

Si racconta che un miscredente (la leggenda racconta di un marinaio turco) si rifiutò di credere che la montagna si era spaccata alla morte di Gesù Cristo in croce e, per disprezzo, appoggiò la sua mano alla dura roccia. La parete miracolosamente si rammollì e vi rimase l’impronta della sua mano.


La “tiella” gaetana

Chi visita Gaeta deve mangiare la classica tiella, la tradizionale torta salata ripiena di: polpi, calamaretti, scarola, spinaci e baccalà, zucchine, cipolle, alici, sarde, cozze, e quant’altro possa essere rapportato alla tradizione dei contadini e dei pescatori.

Personalmente, perché mi intrigava, ho mangiato alla “Pizzeria del Porto“, la classica tiella ripiena con polpi, e devo dire che non mi è affatto dispiaciuta.

Tiella di polpo - Gaeta (foto Maurizio Cuomo - Itinerario di Viaggio)
Tiella di polpo – Gaeta (foto Maurizio Cuomo – Itinerario di Viaggio)

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Gaeta


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